124: il pettorale di gara, i minuti della middle? la posizione della staffetta di oggi? NOOOOO!!!! ma cosa pensate mai... il numero della stanza delle Italian Girls. Perchè un post sulla camera?
Siamo in quattro ristrette in uno spazio piccolissimo tra montagne di panni e scarpe puzzolenti, carte di gara e bussole. Ieri alla gara middle è persino piovuto... e quindi tante tute sporche di palude ad asciugarsi. Questo per farvi capire a distanza quale magnifica atmosfera si possa respirare nella nostra stanza. Per fortuna organizziamo un sacco di attività all'esterno: tornei di ping pong nell'interrato, partite di Guglielmina nella hall, attività artistiche di glitteraggio fuori dalla finestra (o quasi)... bagni in piscina post gara. Per non dimenticare la festa di compelanno di Thomas Widmann di cui abbiamo una testimonianza uffciale!
CRONACA DAL CAMPO DI GARA: MIDDLE E STAFFETTA
Le ultime due gare si sono disputate su una carta un po' meno nordica di quella della long, con bosco molto veloce e colline più accentuate, sassi e depressioni. Fortunatamente lo sprint di queste due gare era di fianco all'autostrada così Giancarlo ha potuto trovare una buona linea conduttrice dall'ultimo punto all'arrivo.
Il giorno della middle il tempo non era proprio dei migliori... l'unico giorno in cui è piovuto la partenza distava 15 minuti di corsa dalla chiamata e il coach è dovuto stare più di due ore al meno 3, senza poter tornare sotto alle tende. Quindi quando la Niki, ultima di noi a partire, è arrivata in zona partenza, ha trovato il nostro Jaro accucciato nei cespugli a raccogliere mirtilli, con la giacca in gorotex e le scarpe bagnate. Più che una middle questa gara è stata tracciata come una staffetta a due frazioni, con i percorsi maschile e femminile praticamente uguali e forcati. Insomma per arrivare al nostro punto vedevi praticamente sempre anche quello maschile (o meglio quello che avresti avuto nella staffetta il giorno successivo!)
Per quanto riguarda la staffetta, nessun commento da parte della Miki che ha perso il treno! Poi ha voluto fare la scelta "o tutto o niente" per recuperare qualche posizione... ma alla fine è stato peggio che niente! Dei maschi non ci interessiamo, a podio non sono andati...quindi non c'è nulla da dire!
Comunque la staffetta femminile ha sprintato davanti a quella maschile con la Miki che ha punzonato il finish circa un minuto prima di Giancarlo (probabilmente guadagnato tutto sullo sprint finale!)
Siamo così'giunti QUASI alla fine della nostra avventura universitaria. Appena terminata la staffetta si comincia a respirare nell'aria il sapore del party. Le varie squadre escono ed entrano dall'albergo direzione "cupolone" (che non è San Pietro, ma il centro commerciale di Borlange)
"Ohi, Ohi, ohi what is it? ohi ohi ohi it will be dangerous!" indovinate dal commento cosa stava guardando Jaroslav venuta a trovarci nella famosa stanza 124... Per darvi qualche indizio vi diciamo solo che ci stavamo preparando per il party... (da qui anche il ritardo nel pubblicare nuovi post).
Siamo in quattro ristrette in uno spazio piccolissimo tra montagne di panni e scarpe puzzolenti, carte di gara e bussole. Ieri alla gara middle è persino piovuto... e quindi tante tute sporche di palude ad asciugarsi. Questo per farvi capire a distanza quale magnifica atmosfera si possa respirare nella nostra stanza. Per fortuna organizziamo un sacco di attività all'esterno: tornei di ping pong nell'interrato, partite di Guglielmina nella hall, attività artistiche di glitteraggio fuori dalla finestra (o quasi)... bagni in piscina post gara. Per non dimenticare la festa di compelanno di Thomas Widmann di cui abbiamo una testimonianza uffciale!
CRONACA DAL CAMPO DI GARA: MIDDLE E STAFFETTA
Le ultime due gare si sono disputate su una carta un po' meno nordica di quella della long, con bosco molto veloce e colline più accentuate, sassi e depressioni. Fortunatamente lo sprint di queste due gare era di fianco all'autostrada così Giancarlo ha potuto trovare una buona linea conduttrice dall'ultimo punto all'arrivo.
Il giorno della middle il tempo non era proprio dei migliori... l'unico giorno in cui è piovuto la partenza distava 15 minuti di corsa dalla chiamata e il coach è dovuto stare più di due ore al meno 3, senza poter tornare sotto alle tende. Quindi quando la Niki, ultima di noi a partire, è arrivata in zona partenza, ha trovato il nostro Jaro accucciato nei cespugli a raccogliere mirtilli, con la giacca in gorotex e le scarpe bagnate. Più che una middle questa gara è stata tracciata come una staffetta a due frazioni, con i percorsi maschile e femminile praticamente uguali e forcati. Insomma per arrivare al nostro punto vedevi praticamente sempre anche quello maschile (o meglio quello che avresti avuto nella staffetta il giorno successivo!)
Per quanto riguarda la staffetta, nessun commento da parte della Miki che ha perso il treno! Poi ha voluto fare la scelta "o tutto o niente" per recuperare qualche posizione... ma alla fine è stato peggio che niente! Dei maschi non ci interessiamo, a podio non sono andati...quindi non c'è nulla da dire!
Comunque la staffetta femminile ha sprintato davanti a quella maschile con la Miki che ha punzonato il finish circa un minuto prima di Giancarlo (probabilmente guadagnato tutto sullo sprint finale!)
Siamo così'giunti QUASI alla fine della nostra avventura universitaria. Appena terminata la staffetta si comincia a respirare nell'aria il sapore del party. Le varie squadre escono ed entrano dall'albergo direzione "cupolone" (che non è San Pietro, ma il centro commerciale di Borlange)
"Ohi, Ohi, ohi what is it? ohi ohi ohi it will be dangerous!" indovinate dal commento cosa stava guardando Jaroslav venuta a trovarci nella famosa stanza 124... Per darvi qualche indizio vi diciamo solo che ci stavamo preparando per il party... (da qui anche il ritardo nel pubblicare nuovi post).
Veniamo quindi alla parte più interessante di tutte la trasferta: innanzitutto sottolineiamo che in questa occasione è stato registrato il nuovo record nella decisione dell'abito. Lunadì pomeriggio a sole due ore dalla cerimonia di apertura la squadra femminile aveva già scelto e acquistato
il vestito per la festa finale, con il consenso e l'apprezzamento di tutte le sue componenti. Dopo le grandi fatiche di alcune passate edizioni qui in svezia è stato frantumato ogni record, compreso il prezzo: 15 euro comprensivi di abito, collanina, scialle, glitter argentato, fiore decorativo.
I maschi pensavano di averci battuto di poche decine di minuti, ma hanno perso miseramente la sfida poichè sono dovuti tornare l'ultimo giorno a prendere le magliette per i due "ufficiali" di cui si erano stoltamente scordati. Sull'originalità e il gusto estetico, si registra la prevista vittoria
schiacciante vittoria delle ragazze.
Il party comincia con la cerimonia di chiusura ufficiale seguita dalla merenda/cena alle 18.30. Il buffet non offriva purtroppo quasi nulla di diverso rispetto alle cene dei giorni precedenti a parte il dolce di panna montata rosa all'arancio che sembra che solo il Truffa sia riuscito ad apprezzare.
Da sottolineare la cattiveria della reception che impediva (o almeno tentava di farlo) l'ingresso di persone fornite di bevande alcoliche. Ma dopo che avevano detto ufficialmente che non sarebbe stato servito nulla da bere, cosa si aspettavano che la gente non si organizzasse!?!? E' solo servito pazientare un attimo e aspettare il dopo cena. Dopo un breve passaggio nella camera dei nostri boys dove Giancarlo aveva messo in fresco alcune bottigliette verdi, siamo passati al primo piano, dove sembrava non esserci più nessuno. Niente festa!?!?! Ma passando davanti alla camera dei nostri cugini cechi (non di sangue, ma acquisiti), veniamo calorosamente invitati tutti al party nella loro stanza. Ma come si fa a stare in una di queste piccole stanze??? Ci sarà un fitto e un caldo pazzesco. Ma neanche il tempo di farse venire il dubbio e buttare l'occhio nella stanza, per scoprire che in realtà questa era vuota e che tutta la gente che varcava quella porta
dopo pochi metri varcava anche la finestra per uscire sul tetto dell'edificio adiacente dove ha preso ufficialmente il via il "WUOC Party 2010".
Tra birre, vodka e stelle filanti di carta igienica, la mancanza della musica non si faceva molto sentire, ma appena dalla reception hanno capito che non era possibile che fossero andati tutti a letto alle otto e dieci di sera è partita la minaccia della polizia. E così, ripassando tutti dalla stessa finestra di prima, la coda gogliardica di studenti-atleti si è diretta verso il pub in cui era allestita la discoteca! Da qui il nostro gruppo si è un po' disunito, amalgamendosi al resto della ciurma. Unico punto di riferimento del team italiano è stato il truffa che ha stazionato nello stesso angolo della sala fino a quando non ha ritenuto più opportuno trasferirsi nella propria stanza. Nonostante i generosi tentativi di tutti di portarlo sulla cattiva strada della perdizione, il bravo ragazzo solandro a mantenuto il proprio ritegno a colpi di "ma daiii...".
il vestito per la festa finale, con il consenso e l'apprezzamento di tutte le sue componenti. Dopo le grandi fatiche di alcune passate edizioni qui in svezia è stato frantumato ogni record, compreso il prezzo: 15 euro comprensivi di abito, collanina, scialle, glitter argentato, fiore decorativo.
I maschi pensavano di averci battuto di poche decine di minuti, ma hanno perso miseramente la sfida poichè sono dovuti tornare l'ultimo giorno a prendere le magliette per i due "ufficiali" di cui si erano stoltamente scordati. Sull'originalità e il gusto estetico, si registra la prevista vittoria
schiacciante vittoria delle ragazze.
Il party comincia con la cerimonia di chiusura ufficiale seguita dalla merenda/cena alle 18.30. Il buffet non offriva purtroppo quasi nulla di diverso rispetto alle cene dei giorni precedenti a parte il dolce di panna montata rosa all'arancio che sembra che solo il Truffa sia riuscito ad apprezzare.
Da sottolineare la cattiveria della reception che impediva (o almeno tentava di farlo) l'ingresso di persone fornite di bevande alcoliche. Ma dopo che avevano detto ufficialmente che non sarebbe stato servito nulla da bere, cosa si aspettavano che la gente non si organizzasse!?!? E' solo servito pazientare un attimo e aspettare il dopo cena. Dopo un breve passaggio nella camera dei nostri boys dove Giancarlo aveva messo in fresco alcune bottigliette verdi, siamo passati al primo piano, dove sembrava non esserci più nessuno. Niente festa!?!?! Ma passando davanti alla camera dei nostri cugini cechi (non di sangue, ma acquisiti), veniamo calorosamente invitati tutti al party nella loro stanza. Ma come si fa a stare in una di queste piccole stanze??? Ci sarà un fitto e un caldo pazzesco. Ma neanche il tempo di farse venire il dubbio e buttare l'occhio nella stanza, per scoprire che in realtà questa era vuota e che tutta la gente che varcava quella porta
dopo pochi metri varcava anche la finestra per uscire sul tetto dell'edificio adiacente dove ha preso ufficialmente il via il "WUOC Party 2010".
Tra birre, vodka e stelle filanti di carta igienica, la mancanza della musica non si faceva molto sentire, ma appena dalla reception hanno capito che non era possibile che fossero andati tutti a letto alle otto e dieci di sera è partita la minaccia della polizia. E così, ripassando tutti dalla stessa finestra di prima, la coda gogliardica di studenti-atleti si è diretta verso il pub in cui era allestita la discoteca! Da qui il nostro gruppo si è un po' disunito, amalgamendosi al resto della ciurma. Unico punto di riferimento del team italiano è stato il truffa che ha stazionato nello stesso angolo della sala fino a quando non ha ritenuto più opportuno trasferirsi nella propria stanza. Nonostante i generosi tentativi di tutti di portarlo sulla cattiva strada della perdizione, il bravo ragazzo solandro a mantenuto il proprio ritegno a colpi di "ma daiii...".
A questo punto il racconto del party deve essere interrotto per ovvi motivi... possiamo solo tranquillizzare i nostri lettori informandovi che nessuno ha avuto problemi a presentarsi al bus alla mattina in tempo per dirigersi all'aereporto. E proprio nell'attesa del volo che questo pezzo a preso forma, trovando però solo ora che ogniuno è rientrato a casa, spazio ed mezzi sufficienti per la pubblicazione. Quindi ci scusiamo ufficialmente con i nostri lettori se il pezzo può sembrare poco coerente e disomogeneo, ma tra un check-in, un imbarco, un volo e un altro, tenere il filo del discorso in quattro è stato difficile.
Ci teniamo a sottolineare che questo blog della nazionale femminile è dedicato alle trasferte internazionali. Per cui non vi aspettate che sia sempre aggiornato... ricordatevi di consultarlo nei momenti "caldi" della stagione orientistica internazionale. Adesso pochi giorni di pausa e ci risentiamo dalla Norvegia!
Saluti a tutti!
Saluti a tutti!